Starmale n°10

“InCensura”

 

Starmale n°10
(c) Emanuele Martorelli 2014. In copertina una vilipesa modella di cui è oramai superfluo fare il nome





L’EditToriale

Volevamo allinearci. Niente di più che un sereno e tipico allineamento editoriale: festeggiare il nuovo anno con la nudità femminile. Non integrale, si intende: lungi da noi scadere nel volgare o nella pornografia. Avremmo optato per costumi scollati e di taglie drasticamente inferiori che sviliscono un corpo già svilito dagli argomenti trattati. Come la maggior parte delle riviste che prestano attenzione ai temi quali benessere, motori, cucina, sport, aerodinamica, scienza, psicologia, informatica ed elettrotecnica. Ci siamo invece scontrati con la solita, becera censura che ci costringe a mortificare gran parte della copertina con adesivi rossi che, consentiteci, sul verde sbattono anche. La vicenda ci ha offerto alcuni spunti che, chiaramente, non abbiamo saputo sviluppare se non in maniera superficiale: che cos’è la censura? E’ una morale? La morale non è etica? Una piccola censura è una piccola etica, e quindi un’etichetta? E’ possibile etichettare la censura e venderla sulla copertina di una rivista, lucrando sui censori? A nulla è valso appellarsi all’emendamento più in voga nel nostro Paese: “laddove un comportamento scorretto è largamente condiviso, diviene norma”. Lo fanno tutti: nessuno è colpevole. Noi, come tutti, volevamo allinearci. Non è stato possibile: certi che sapremo rifarci, vi offriamo allora il numero di questo mese, e questo ci consola, nello sfavillante sfarzo del technicolor®.

Emanuele Martorelli

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