L’EDITTORIALE
Ci siamo. Dopo più di un anno di retorica da balcone, il tanto atteso momento dei Vaccini ha scardinato quel Contratto Sociale che ci obbligava a un minimo di regole formali nei confronti dell’altro. Messi da parte i convenevoli, s’è dato il via libera a una Sagra del Sospetto fatta di giudizi lapidari che stanno tranciando nuclei famigliari, coppie, consolidati gruppi da bar. Persino nelle stesse fazioni le visioni discordanti s’accavallano senza pietà. Il tutto grazie a quell’unico elemento che garantisce sempre sincerità: la paura.
Almeno tre ambiti di studio umani (sociologia, psicologia e antropologia) hanno l’opportunità di osservare da vicino questa maratona sguaiata tra opinioni e gesti immotivati a cui partecipa l’intero pianeta.
Starmale lo fa a modo suo, col pensiero ai dubbi di una certa fascia silenziosa, poco descritta. A chi si trova in una terra di mezzo. A chi, nell’arco di pochi minuti, riesce a farsi additare sia come filogovernativo/a che come No Vax. A chi sa farsi odiare da tutte le parti in gioco. A chi non ha assolutamente voglia di tornare a quel prima in panne già da molto prima del virus. A chi guarda con apprensione una zona bianca. Questo numero è in qualche modo per voi. Dedicato a questo frangente scomposto in cui ci stiamo raccontando davvero, anche senza parlare, spesso offrendo un peggio sfoggiato come un vestito da prima serata. A narrarsi durante un Lockdown son capaci tutti. Le pandemie si raccontano in riapertura.
Emanuele Martorelli
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QUESTO MESE IN REGALO
L’unica cosa di cui hai bisogno in Pandemia è un alibi. In regalo con il numero 21 di Starmale “L’Alibi Pandemico”, per accollare la colpa dell’intera situazione mondiale al pipistrello. Svincolan l’essere umano tornando rapidamente ad un sistema socioeconomico al collasso!

©Emanuele Martorelli 2021
Per misantropi e misantrope in ascolto. Per chi considera il Lockdown uno stato interiore. Per chi non conosce riaperture verso l’esterno. A voi il brano degli Astensionisti, “Lockdown”.
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